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Biomassa

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La biomassa è definita come: “la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali),  dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, compresa la pesca e l’acquacoltura, gli sfalci e le potature provenienti dal verde urbano nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani”.

In funzione della tipologia di biomassa utilizzata si hanno  differenti soluzioni impiantistiche:

  • tradizionali con forno di combustione della biomassa solida;
  • con turbina a gas alimentata dal syngas ottenuto dalla gassificazione di biomasse;
  • a ciclo combinato con turbina a vapore e turbina a gas;
  • termoelettrici ibridi che utilizzano sia biomasse, sia fonti convenzionali;
  • alimentati da biomasse liquide (oli vegetali, biodiesel) e costituiti da motori accoppiati a generatori.

La biomassa rappresenta la forma più sofisticata di accumulo di energia solare che, attraverso la fotosintesi clorofilliana, viene trasformata da energia luminosa in energia chimica ed immagazzinata nelle molecole organiche.

Per questo, costituisce una risorsa energetica rinnovabile e rispettosa dell’ambiente, in quanto l’anidride carbonica prodotta durante la combustione viene riassorbita dalle piante con la fotosintesi.

 

Per saperne di più

 

Incentivi

Attualmente le modalità di incentivazione della produzione di energia elettrica da impianti a biomasse, collegati alla rete elettrica, sono stabilite dal DM 6 luglio 2012.

Gli incentivi si applicano agli impianti nuovi, integralmente ricostruiti, riattivati, oggetto di intervento di potenziamento o di rifacimento che entrano in esercizio a partire dal 1°gennaio 2013 con potenza non inferiore a 1 kW..

Gli incentivi sono riconosciuti sulla produzione di energia elettrica netta immessa in rete dall’impianto. L’energia elettrica autoconsumata non ha accesso agli incentivi.

In base alla potenza dell’impianto sono previsti due distinti meccanismi incentivanti:

  1. una tariffa incentivante omnicomprensiva per gli impianti di potenza fino a 1 MW, determinata dalla somma tra una tariffa incentivante base – il cui valore è individuato per ciascuna fonte, tipologia di impianto e classe di potenza nell’Allegato 1 del Decreto – e l’ammontare di eventuali premi (es. riduzione emissioni). L’energia immessa in rete dagli impianti che accedono alla tariffa onnicomprensiva risulta nella disponibilità del GSE e non del produttore.
  2. un incentivo per gli impianti di potenza superiore a 1 MW e per quelli di potenza fino a 1 MW che non optano per la tariffa omnicomprensiva, calcolato come differenza tra la tariffa incentivante base – a cui vanno sommati eventuali premi a cui ha diritto l’impianto – e il prezzo zonale orario dell’energia (riferito alla zona in cui è immessa in rete l’energia elettrica prodotta dall’impianto). L’energia prodotta dagli impianti che accedono all’incentivo (I) resta nella disponibilità del produttore.