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Risparmio energetico a costo zero

Numerose opportunità di risparmio energetico vengono tralasciate perché troppo onerose da finanziare, oppure perché considerate non essenziali, o più spesso ancora avviene che privati, aziende ed enti pubblici non siano in grado di valutare i risparmi energetici ed economici conseguibili e soprattutto non siano a conoscenza delle opportunità che hanno a disposizione per affrontare questi problemi.

Noi di ADF Solaris, certificati ESCo (UNI CEI 11352), specializzati nella identificazione e conseguimento del risparmio energetico, siamo in grado di mettervi a conoscenza di tutte le opportunità presenti oggi sul mercato, valutare i risparmi economici conseguibili e darvi supporto finanziario (direttamente o tramite terzi) per la realizzazione degli interventi individuati.

Un po’ di storia

Le ESCo (Energy Service Company) sono nate negli Stati Uniti verso la fine degli anni ’70 a seguito della crisi energetica che aveva provocato bruschi aumenti dei prezzi dell’energia.

Da alcuni anni, e a seguito del forte impulso fornito dalla Direttiva 2006/32/Ce sull’efficienza degli usi finali dell’energia, queste società si sono diffuse anche in Italia.

Il primo riconoscimento formale del  ruolo delle ESCo avviene con il Dm 20 luglio 2004, nelle cui Linee guida si legge che le ESCo sono le “società, comprese le imprese artigiane e le loro forme consortili, che (…) hanno come oggetto sociale, anche non esclusivo, l’offerta dei servizi integrati per la realizzazione e l’eventuale successiva gestione di interventi per la riduzione dei consumi energetici”.

Il Dm 30 maggio 2008 specifica poi che la ESCo è una “persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici, ovvero altre misure di miglioramento dell’efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell’utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell’efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti”.